Di Canio: Juve, Allegri inizia ad avere paura. E sul tridente è prevenuto

Il tridente con Yildiz: pareri discordanti

In ultima analisi: perché Allegri non prova il tridente? Questa la questione che aveva anche fatto innervosire il tecnico bianconero nell’immediato post partita di ieri. Bergomi dà la sua versione: “Vuole raggiungere questo obiettivo del 4° posto, e pensa che lui comunque, con questo assetto, i punti li ha fatti, con le tre punte perderebbe le certezze che ha e che lo hanno portato al 3° posto. Forse poteva farlo un po’ prima, adesso dirgli di cambiare… Che poi non sarebbe sbagliato cambiare eh. Chi sarebbe la terza punta per il tridente? Beh, Yildiz!”.

Di Canio a chiusura sull’ipotesi dei tre attaccanti insieme: “Capisco cosa intende Max, che ha delle certezze. Lui secondo me parte prevenuto per quello che legge sui social, anche da parte degli addetti ai lavori, ed è per quello che si presenta alle interviste più nervoso, ma non è giustificabile in questo caso. Però dico che si parla di Yildiz come se stessimo parlando di Del Piero dopo 5 anni di Juve che era in odore di Pallone d’Oro. Ma ragazzi: Yildiz col Genoa cade sulla palla, fa delle finte che sembra un ragazzino di 13 anni. E non sto dicendo che non è bravo come a Frosinone, che ha fatto quel guizzo, o un’altra volta ancora in un’altra partita. È un ragazzo acerbo, che ne vedi le doti, ma non è che perché i tifosi lo vorrebbero vedere allora deve schierarlo. Ha ragione su questo, penserà ‘Piace a voi, ma io lo saprò cos’è Yildiz’. Deve lavorare altri 4 anni, non è Dybala che aveva già fatto alcune ottime stagioni al Palermo”.

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